Sanremo: Zelensky SI, Zelensky NO
Uno degli argomenti di cui sento più discutere, in questi giorni, è la partecipazione del presidente ucraino Zelensky al prossimo Festival di Sanremo. Chi a favore propende per un Festival che deve tenere d’occhio sempre l’attualità e fornire un servizio; chi contro, invece, ritiene che una rassegna di canzoni e spettacolo non debba avere a che fare con la politica, soprattutto se internazionale e soprattutto se si parla di una guerra, argomento troppo pesante per un festival di musica… leggera.
Non mi dico a favore dell’una o dell’altra linea. Resto, però, sconcertata, circa lo scarso rilievo che ormai l’argomento riveste: dopo ore e ore di trasmissioni concitate, di inviati di guerra cui “MammaRai” raccomandava accorata e preoccupata, durante le dirette, di tenersi al riparo dalle bombe, oggi l’informazione circa i teatri di guerra si limita a fornire pochi dati circa l’ultimo bombardamento in ordine di tempo, magari con dettaglio del numero di morti o feriti.
Chissà cosa dirà il presidente Zelensky all’Ariston e agli italiani. Chissà, come sarà vestito?